Le autorità europee hanno scoperto che tutti gli orologi del continente che sono connessi alla rete elettrica soffrono da mesi un ritardo di sei minuti. La differenza si deve a una deviazione del flusso elettrico come prodotto di una disputa territoriale tra Serbia e Kosovo. Le continue deviazioni di frequenza sulla rete elettrica (da 50Hz a 49,970 Hz) rallentano orologi ed elettrodomestici connessi alla rete. Sono problemi abbastanza gravi che cambiano la sincronizzazione dell’ora a livello europeo con ovvie perdite enormi di consumo di energia elettrica.
Secondo la lobby europea delle reti elettriche Entso-E, si stanno verificando sprechi di energia un po’ ovunque in Europa (anche in alcune parti d’Italia), in quanto “gli orologi elettrici controllati a distanza sono di fatto comandati dalle frequenze dei sistemi elettrici nazionali, e non da un unico sistema di calcolo dell’ora basato su meccanismi con cristalli a quarzo”.
La causa è da imputare alla disputa tra Serbia e Kosovoche nel 2015 avevano firmato un accordo per cercare di operare insieme le loro reti elettriche. L’accordo è rimasto sulla carta, perchè non si sono materializzati nella pratica “gli accordi politici sulla distribuzione del consumo di energia in Kosovo e in Serbia stessa”. Un problema che al momento non trova spiragli anche perchè nei Balcani soffiano continuamente venti di odio etnici politici e religiosi che destabilizzano il già precario equilibrio in quella regione.