Tecnologia

Google Play Music per incastrarti nella tua zona comfort

La chiamano intelligenza artificiale in realtà è uno script che semplicemente memorizza i tuoi gusti e ti ripresenta la stessa minestra. Non è altro che una robotizzazione del nostro cervello, che rimane così incastrato nella nostra zona di comfort, che come sappiamo limita la nostra libertà. Dobbiamo imparare a uscire dalla zona comfort, perchè solo così possiamo vivere meglio e farci sorprendere ancora dalla vita.

Sky News ha diffuso la notizia sull’aggiornamento Google Play Music concentrandosi su questa “intelligenza artificiale” che è diventato il cruccio delle più grandi aziende tecnologiche. Mentre Microsoft e Open Ai – la società di ricerca no profit di Elon Musk – hanno deciso di unirsi per replicare il funzionamento del cervello umano per udito, vista e movimenti, Google ha lanciato un aggiornamento del servizio Google Play Music, che permette alla piattaforma di proporre a ciascun utente playlist selezionate in base a dove ci troviamo e a cosa si sta facendo. Il “grande occhio” ci osserva a colpi di big data, e ci propone contenuti sempre più personalizzati che a noi non resta che accogliere e sfruttare.

Dal deejay all’algoritmo.

L’ultima trovata di Google è la revisione totale di Google Play Service, nell’ottica di fornire un’assistenza sempre più interattiva. In sostanza, i potenti e precisi big data raccolti da Google tramite Maps, YouTube o Google Search, sono utilizzati da algoritmi con intelligenza artificiale. Il risultato è un’applicazione che in un grigio lunedì mattina di novembre potrebbe proporre November Rain dei Guns N’ Roses e il venerdì sera Don’t Stop Me Now dei Queen, accompagnando l’utente in un viaggio musicale fatto apposta per lui. L’operazione è il risultato dell’acquisto da parte di Google nel 2014 di Songza, una piattaforma di musica in streaming in grado proprio di offrire playlist personalizzate basate sulle abitudini e le attività dell’utente.

Le funzionalità.

L’applicazione funziona anche in assenza di connessione Internet, anche in volo o nel deserto. Una buona idea per chi non ricorda mai di caricare il lettore mp3 (se ancora lo porta con sé) o ha esaurito lo spazio nella memoria dello smartphone. Non ci sarà nessun assistente a suggerire la musica ma un sistema che ricorda le playlist recenti. L’intelligentissima versione di Google Play Music è già disponibile per la piattaforma web, mentre arriverà nei prossimi giorni su Android e iOS in 62 Paesi. Quindi è ora di ascoltare la musica, o Google?

Giovanni Fortunato

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