In Arabia Saudita sembra essere scoppiata una febbre calcistica senza precedenti. Dopo aver aperto ad una possibile candidatura alla prossima edizione dei Mondiali, il Paese del Medio Oriente ha dimostrato di fare sul serio spendendo milioni su milioni sul calciomercato. E così la Saudi Pro League ha iniziato a saccheggiare l’Europa, portando via tanti interpreti di prim’ordine.
I sauditi fanno sul serio: vogliono trasformare il loro campionato nel più potente dell’universo calcistico. Per farlo attirano a sé i top player a suon di contratti faraonici, e il calcio italiano chiaramente non fa eccezione. Tanto che Fulvio Collovati, nella sua intervista ad Andrea D’Amico ai microfoni di Betway Sports, parla di Serie A come possibile “supermercato” arabo. E se è vero che le cifre di Cristiano Ronaldo sono un unicum, è anche vero che con gli altri neo arrivi si potrebbe mettere in piedi una formazione di milionari.
Da Cristiano Ronaldo a Koulibaly, ecco i Paperoni d’Arabia
Curioso come, a fine 2022, il più pagato in assoluto del calcio saudita fosse l’argentino Ever Banega, che all’Al-Shabab guadagna quasi 10 milioni di euro stagionali. Una cifra comunque da capogiro, ma quasi “normale” di questi tempi. A sconvolgere tutto è arrivato CR7: con i suoi 200 milioni all’anno fino al 2025 è diventato uno degli atleti più pagati della storia sportiva. Senza contare, poi, i suoi immensi introiti extra campo.
Ma nel prossimo futuro Ronaldo troverà pane per i suoi denti, perché nel frattempo il livello della lega si è alzato. Il suo Al-Nassr si contenderà il titolo con l’Al-Ittihad dei francesi Karim Benzema e N’Golo Kanté. Il primo ha firmato un biennale da 100 milioni annui, mentre il secondo un quadriennale da 25 milioni a stagione. Una sfida a distanza curiosa da pronosticare anche per quello che riguarda le scommesse di Betway e in generale pronostici e statische sportive.
A proposito dell’Al-Ittihad, particolarmente sentito è il derby di Gedda con l’Al-Ahli, fresco di promozione nella massima serie. Quest’ultimo club si è regalato Roberto Firmino, che ha strappato un accordo da 20 milioni annui, e Edouard Mendy, in procinto di diventare il numero uno più ricco del Paese mediorientale. L’ingaggio dell’ex Chelsea non è ancora stato comunicato, ma il 31enne dovrebbe guadagnare circa 11 milioni a stagione, bonus esclusi. Quasi il triplo di quanto percepisse a Londra.
Un altro club particolarmente scatenato è l’Al-Hilal, che ha preso Sergej Milinkovic-Savic (quadriennale da 20 milioni annui), Ruben Neves, 25 milioni all’anno, e soprattutto Kalidou Koulibaly. L’ex Napoli intascherà 30 milioni a stagione, diventando di fatto il calciatore senegalese più pagato della storia del calcio. K2 scalza così Sadio Mané, che al Bayern percepisce circa 20 milioni netti a stagione.
Andrea D’Amico sul campionato saudita: “Non si può competere con risorse così enormi”
Un fenomeno passeggero oppure un’egemonia destinata a durare? Il noto agente dei calciatori ha la sua visione del problema: “Secondo me bisogna saper cavalcare il cambiamento, e quindi gestirlo: la preoccupazione fine a sé stessa non serve. Non puoi competere con delle risorse così enormi. Sta avvenendo quello che è avvenuto prima in Russia e poi in Cina. La Cina è durata poco perché il governo è molto attento agli umori della gente: quando la gente ha cominciato a lamentarsi di questi ingaggi stratosferici, il governo ha tirato i remi in barca. Gli sceicchi invece hanno soldi da sperperare…”