ROMA – Con soddisfazione di molti dell’editoria italiana, è stata oggi approvata dalla Camera con 295 voti a favore, 3 contrari e 116 astenuti, la proposta di legge sulla diffamazione a mezzo stampa. La legge torna ora al Senato.
La proposta prevede niente carcere per i giornalisti in caso di diffamazione, ma solo pene pecuniarie e l’obbligo di rettifica senza commento a favore dell’offeso.
Soppressa anche la norma per la quale è il direttore a rispondere degli articoli non firmati e quella sul diritto all’oblio, eliminare cioè da siti e motori di ricerca le informazioni diffamatorie.
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