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Come cambia il food delivery nella fase post Covid-19

Nel periodo di quarantena molti ristoranti e pizzerie, per continuare a lavorare, si sono affidati alla consegna del cibo a domicilio.

Dal 4 maggio in poi è stato riattivato anche il servizio di asporto, quindi i clienti potevano recarsi fisicamente presso i locali ed acquistare il cibo da consumare a casa.

Gradualmente si sta ritornando alla normalità ma diversi consumatori, un po’ per la comodità del servizio ed un po’ per la paura di contagio, preferiscono optare per la consegna a domicilio.

Alla luce di questa tendenza sempre più diffusa, l’Istituto Superiore della Sanità ha stilato una sorta di vademecum, che comprende delle linee guida per le attività che offrono servizi di food delivery ed asporto.

L’ambiente destinato al ritiro del cibo a domicilio deve essere separato dalle altre aree, ed il personale addetto alla consegna deve essere dotato di igienizzanti per le mani, guanti e mascherine.

Gli alimenti vanno conservati in confezioni apposite, ed anche le borse e gli zaini termici usati per la consegna devono essere costantemente puliti ed igienizzati.

Vige ancora l’obbligo di rispettare la distanza di un metro tra cliente e fattorino, che non può entrare nelle abitazioni. Il pagamento contactless è preferibile rispetto a quello cash, in modo da evitare quanto più possibile il contatto diretto.

Per quanto riguarda il cibo da asporto, le linee guida sono piuttosto simili. Anche in tal caso l’area destinata all’asporto deve essere separata dagli altri ambienti, e vanno adottate tutte le precauzioni necessarie come l’uso di mascherine, guanti ed igienizzanti.

I consumatori dovrebbero preferibilmente optare per le ordinazioni online o telefoniche, riducendo così assembramenti all’interno dei locali. Anche loro devono indossare le mascherine e mantenere una distanza di almeno un metro dal personale.

Non si può entrare all’interno del locale se l’area destinata alla consegna è già occupata, inoltre è vietato consumare sul posto il cibo acquistato.

I ristoranti ed i locali devono quindi adeguarsi alle nuove normative, dotandosi delle strumentazioni necessarie per assicurare la massima sicurezza dei dipendenti e dei consumatori.

In questo mutato contesto le mascherine svolgono un ruolo di primaria importanza, poiché assicurano un elevato livello di protezione per le vie respiratorie.

Sul sito di RAJA, gruppo leader nel settore del packaging, è possibile acquistare un’ampia tipologia di mascherine protettive per tutte le esigenze.

Sono disponibili mascherine antipolvere filtranti FFP1, FFP2, FFP3, igieniche, chirurgiche 3 veli e lavabili traspiranti in poliammide.

L’azienda propone anche una gamma ampia e variegata di guanti da lavoro, così da poter operare in totale sicurezza e nel pieno rispetto delle normative vigenti.

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