Catastrofe ambientale in Colombia: terroristi attaccano l'oleodotto causando fuoriuscite di petrolio nei fiumi.

Due attacchi terroristici su un oleodotto della compagnia colombiana Ecopetrol hanno messo in grave crisi ambientale gli ecosistemi e decine di migliaia di abitanti vicini, la cui fornitura d’acqua è stata interrotta. Le azioni violente, descritte da El Espectador come attacchi dinamitardi, sono state registrati nei villaggi di Guachimán e El Seis, nella zona rurale vicino al municipio di Tibú (Norte de Santander), a 116 chilometri da Cúcuta, nel nord-est della Colombia e molto vicino al confine con il Venezuela.

In particolare, le rotture nel tubo chiamato Caño Limón-Coveñás (che si estende lungo un frammento del confine colombiano-venezuelano), hanno causato la fuoriuscita di petrolio a Caño Cinco e nei fiumi Tibú e Tibucito, e alla fine ha colpito le acque di un santuario turistico della regione chiamato Pozo Azul.

30 mila abitanti del comune di Tibú si sono svegliati senza fornitura di acqua potabile a causa dell’emergenza ambientale. Il problema ha innescato le segnalazioni anche dalla compagnia petrolifera venezuelana Petróleos de Venezuela, PDVSA, per la quale sarebbe già in corso un piano di emergenza bilaterale, come riferito da fonti ufficiali.

I tecnici che hanno partecipato all’emergenza sono riusciti a installare 15 linee di barriere di contenimento presso il punto di controllo permanente Club de Leones sul fiume Tibú, nonostante la crescita dei due fiumi che servono gli acquedotti della regione.

Inoltre, erano disponibili camion cisterna per distribuire acqua alle comunità colpite. Infine, nel suo messaggio pubblicato su Twitter, la compagnia ha chiesto la cessazione di questi atti violenti che minacciano l’integrità delle persone e danneggiano seriamente la flora e la fauna locali a causa della marea nera.