Anche quest’anno molte città italiane aderiscono all’iniziativa di vietare botti e fuochi d’artificio durante la celebrazione di Capodanno 2020. A Roma per esempio, il divieto di fuochi d’artificio inizierà dalla mezzanotte e un minuto del 31 dicembre 2019 fino alle ore 24 del 6 gennaio 2020. Non solo quindi per la notte dell’ultimo giorno dell’anno. Turisti della capitale e romani non potranno usare, come stabilito dal Campidoglio, fuochi d’artificio, botti, petardi, razzi e altri materiali esplodenti.
L’ordinanza di Roma è stata firmata dalla Sindaca Virginia Raggi, la quale ha imposto il divieto assoluto in tutto il territorio di Roma Capitale, durante il suddetto periodo di vigenza. C’è da ricordare che chi non rispetterà l’ordinanza, potrà essere punito con multe fino a 500 euro, “oltre al sequestro amministrativo del materiale esplodente“.
Sono esclusi dal divieto bengala, fontane per torte, bacchette scintillanti, trottole e girandole luminose. Tra le città che hanno vietato i botti, oltre a Roma, ci sono anche Firenze, Palermo, Catania, Pistoia, Viterbo, Terni, Genova, Ancona.
Le associazioni ambientaliste e animaliste plaudono alle ordinanze anti-botti di molti sindaci. Ilaria Innocenti della Lav, Lega Antivisezione:
“Vietarli è un gesto di civiltà e responsabilità,ma le ordinanze vengono emanate troppo tardi e non sono lo strumento ideale”.
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