Questi piccoli gesti quotidiani, insieme a una manutenzione regolare, trasformano la lavastoviglie da fonte di problemi a strumento efficiente e duraturo.
La lavastoviglie che non lava correttamente è un problema comune in molte case italiane, spesso attribuito a cause superficiali ma che nasconde un errore semplice e frequente nella manutenzione.
Il calcare e i residui ostacolano le prestazioni, rendendo inefficace anche il miglior detersivo. Vediamo quali sono le criticità nascoste e come intervenire per garantire una pulizia impeccabile.
Le cause principali del calcare nella lavastoviglie
L’acqua dura, ricca di sali di calcio e magnesio, è il principale responsabile degli accumuli di calcare all’interno della lavastoviglie. Questi depositi si formano progressivamente su tubazioni, filtri e soprattutto sugli ugelli rotanti dei bracci irroratori, ostruendoli e impedendo un getto d’acqua adeguato durante il ciclo di lavaggio.
Il calcare non è solo un problema estetico, ma compromette seriamente l’igiene e la funzionalità dell’elettrodomestico.
Inoltre, il calcare si lega chimicamente ai residui di detersivo, creando una patina appiccicosa visibile su vetro e acciaio, che rende i risultati del lavaggio insoddisfacenti anche con detersivi di alta qualità. Questo fenomeno è aggravato da un dosaggio errato del detersivo e dalla mancata pulizia dei componenti interni.
L’importanza del filtro e dei bracci irroratori
Il filtro, situato sul fondo della lavastoviglie, ha un ruolo cruciale nel trattenere residui alimentari e garantire il corretto drenaggio dell’acqua. Quando non viene pulito regolarmente, può diventare un ricettacolo per batteri e cattivi odori, oltre a ostacolare la pompa di scarico.

Spesso trascurati, i bracci irroratori contengono una rete di piccoli fori che si intasano facilmente con grasso solidificato, residui di detersivo e calcare. Una manutenzione periodica prevede la rimozione e il lavaggio accurato con acqua calda e bicarbonato, liberando gli ugelli con uno stuzzicadenti. Questa semplice operazione ripristina la corretta pressione dell’acqua, migliorando sensibilmente la pulizia.
Dosaggio del detersivo e uso delle pastiglie “tutto in uno”
Molti utenti credono che cambiare spesso marca di detersivo sia la chiave per risultati migliori, ma la quantità e la modalità di utilizzo sono molto più importanti. Un sovradosaggio può generare schiuma eccessiva che riduce la pressione del getto d’acqua, mentre un dosaggio insufficiente lascia residui di grasso e biofilm.
Le pastiglie “tutto in uno” sono comode perché combinano detersivo, brillantante e sale rigenerante, ma la loro efficacia diminuisce se la temperatura dell’acqua scende sotto i 55°C o se l’acqua è particolarmente dura (oltre 30 gradi francesi). In questi casi, è preferibile utilizzare detersivo in polvere con brillantante e sale specifici separati, evitando il sale da cucina che danneggia i meccanismi interni.
Manutenzione e piccoli accorgimenti quotidiani
Una pulizia settimanale del filtro, il controllo mensile dei bracci irroratori e l’uso corretto di sale e brillantante in base alla durezza dell’acqua sono azioni fondamentali. Anche un ciclo di lavaggio a vuoto con acido citrico o aceto bianco ogni quattro settimane aiuta a rimuovere i residui di calcare più ostinati.
Caricare correttamente la lavastoviglie è altrettanto importante: piatti troppo vicini o contenitori concavi possono trattenere l’acqua e ostacolare il risciacquo uniforme. Inoltre, lasciare lo sportello leggermente aperto dopo l’uso favorisce l’asciugatura naturale e previene la formazione di muffe, preservando le guarnizioni.