Frode fiscale da 4 milioni, indagato anche il Brescia Calcio

Frode fiscale da oltre 4 milioni di euro: coinvolto anche il Brescia Calcio

Indagine della Guardia di Finanza: 11 persone e 14 società sotto accusa

La Guardia di Finanza di Brescia ha eseguito una vasta operazione su disposizione della Procura della Repubblica locale, che ha portato a perquisizioni nei confronti di 11 persone fisiche e 14 società, tra cui figura anche il Brescia Calcio Spa. L’indagine riguarda una presunta frode fiscale da oltre 4 milioni di euro, incentrata sulla commercializzazione di crediti fiscali inesistenti.

Uno schema fraudolento ben strutturato

Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalle Fiamme Gialle, le persone coinvolte avrebbero orchestrato un sistema volto a generare crediti IVA falsi, utilizzando società fittizie prive di sede operativa e intestate a prestanome con precedenti penali per reati fiscali.

Questi crediti fittizi sarebbero poi stati ceduti a varie imprese, tra cui il Brescia Calcio, mediante una società veicolo con sede dichiarata a Milano, con lo scopo di ottenere benefici fiscali indebiti e abbattere il carico contributivo.

Le società coinvolte e l’estensione territoriale dell’operazione

Le perquisizioni, condotte con il supporto dei reparti territoriali competenti, si sono estese su un’ampia area del territorio nazionale. Le province interessate includono Brescia, Milano, Arezzo, Massa Carrara, Roma, Napoli, Benevento, Avellino, Caserta, Potenza e Taranto.

La società veicolo utilizzata per la triangolazione dei crediti, secondo quanto riportato, non sarebbe in possesso delle autorizzazioni necessarie per operare nel settore finanziario e risulterebbe priva di una reale struttura operativa e imprenditoriale.

Coinvolti anche professionisti bresciani

Nel corso delle perquisizioni, sarebbe emersa anche la presunta complicità di uno studio di consulenza composto da professionisti attivi prevalentemente nel territorio bresciano. Gli investigatori ipotizzano che tale studio abbia fornito supporto tecnico e documentale nella costruzione e gestione del meccanismo illecito.

Sequestrata documentazione per verificare responsabilità amministrative

Durante l’operazione, è stata sequestrata documentazione utile ad accertare la responsabilità amministrativa delle società coinvolte, in base a quanto previsto dal Decreto Legislativo 231/2001. L’obiettivo è verificare l’esistenza e l’effettiva applicazione di modelli organizzativi e di controllo adeguati.

Il fallimento del Brescia Calcio e la crisi societaria

La notizia arriva in un momento drammatico per il Brescia Calcio, che nei giorni scorsi ha dichiarato ufficialmente il fallimento, chiudendo una storia lunga 114 anni. La crisi del club si è aggravata dopo la retrocessione in Serie C, causata da una sanzione per irregolarità amministrative.

In seguito alla penalizzazione, la società è entrata in una profonda crisi finanziaria, culminata con l’apertura delle procedure fallimentari. L’ex presidente Massimo Cellino ha presentato ricorso alla Corte d’Appello Federale, sostenendo di essere stato vittima di un raggiro da parte di una società esterna cui si era affidato per la gestione dei crediti fiscali oggi oggetto dell’indagine.

Crediti fiscali inesistenti e responsabilità penali: la procura indaga

L’inchiesta punta a far luce su un sistema di frode fiscale ben articolato, che avrebbe consentito un’ingente evasione e una sottrazione indebita di imposte tramite crediti IVA non spettanti. Le autorità stanno ora approfondendo le responsabilità penali e amministrative dei soggetti coinvolti, con particolare attenzione all’eventuale ruolo attivo del club calcistico bresciano e delle sue figure dirigenziali.