Addio a Manga, il portiere senza guanti che ha fatto la storia

Addio a Manga, il leggendario portiere che non indossava guanti

Il Botafogo ha annunciato la morte di Hailton Corrêa de Arruda, noto come Manga, uno dei portieri più iconici della storia del calcio. Il decesso è avvenuto martedì a Rio de Janeiro all’età di 87 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore dei tifosi di Manga e degli appassionati di calcio di tutto il mondo. La sua carriera, segnata da innumerevoli successi e da un particolare stile di gioco, lo ha reso una leggenda, tanto in Brasile quanto all’estero.

La carriera di Manga: il portiere senza guanti

Nato nel 1937 a Recife, nel nordest del Brasile, Manga intraprese la sua carriera calcistica nel Sport Recife, una delle squadre più prestigiose della regione. Tuttavia, fu al Botafogo che raggiunse la fama internazionale. Con la maglia del club carioca, Manga disputò ben 442 partite, diventando uno dei giocatori con il maggior numero di presenze nella storia del club. Durante gli anni con il Botafogo, tra il 1959 e il 1968, il portiere si distinse per le sue eccezionali parate, ma anche per una caratteristica unica che lo rese celebre: non indossava guanti. Questo comportamento insolito lo ha reso immediatamente riconoscibile e ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo del calcio.

Il suo stile inconfondibile e la sua bravura tra i pali lo portarono a guadagnarsi un posto nella nazionale brasiliana per il Mondiale del 1966 in Inghilterra, sebbene la squadra brasiliana fosse eliminata già alla fase a gironi. Nonostante questo, la sua carriera internazionale continuò con grande successo, e Manga divenne un vero e proprio mito nel calcio mondiale.

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I trionfi con il Nacional di Montevideo e la fine della carriera

Dopo gli anni d’oro al Botafogo, Manga si trasferì al Nacional di Montevideo, dove raggiunse i vertici del calcio sudamericano. Con il club uruguaiano, Manga conquistò la Copa Libertadores nel 1971, un successo che si aggiunse alla vittoria della Coppa Intercontinentale e della Coppa Interamericana nello stesso anno. Durante il suo soggiorno al Nacional, il portiere brasiliano vinse anche il campionato uruguaiano per ben quattro volte (1969, 1970, 1971 e 1972).

Anche dopo aver lasciato il Nacional, la sua carriera continuò in altre squadre sudamericane, tra cui il Coritiba e il Gremio di Porto Alegre, ma il suo periodo più memorabile rimase legato al Botafogo e al Nacional. Il suo ritiro avvenne nel 1982, quando lasciò il Barcelona de Guayaquil all’età di 45 anni.

Un omaggio a Manga

La notizia della sua morte ha scosso profondamente l’intero mondo calcistico. Il Botafogo ha pubblicato un commovente messaggio sui social, dichiarando: “Con immensa tristezza annunciamo la morte di Hailton Corrêa de Arruda, nostro indimenticabile idolo Manga, uno dei più grandi portieri della storia del calcio mondiale.” La Confederazione Brasiliana di Calcio (CBF) ha reso omaggio a Manga con un minuto di silenzio durante la prossima giornata di campionato del Brasileirão, nelle divisioni di prima e seconda serie. Anche il Nacional di Montevideo ha espresso il proprio cordoglio, ricordando con affetto il leggendario portiere.

Manga sarà ricordato non solo per le sue incredibili parate, ma anche per il suo stile unico e la sua personalità carismatica. La CBF ha sottolineato come, oltre alle sue doti tecniche, Manga fosse noto per il suo coraggio nel giocare senza guanti, una scelta che gli causò anche danni fisici alle mani, come si vede in una famosa foto che lo ritrae con le dita deformate dai violenti impatti dei palloni.

La leggenda di Manga nel calcio brasiliano

La figura di Manga ha avuto un impatto profondo anche nella cultura calcistica brasiliana. Il suo talento e il suo coraggio hanno ispirato generazioni di portieri e tifosi. In onore del suo contributo al calcio, il 26 aprile, giorno della sua nascita, è stato ufficialmente dichiarato come il Giorno del Portiere in Brasile. Un riconoscimento che celebra la sua straordinaria carriera e il suo posto nella storia del calcio.

Con il suo stile inconfondibile e la sua carriera ricca di successi, Manga rimarrà per sempre una figura leggendaria, tanto per il Botafogo quanto per il calcio internazionale.