Una forte ondata di caldo sta colpendo molte regioni del mondo, tra cui Italia, Grecia, Nord Africa, Cina, Giappone, Stati Uniti. Le temperature sono eccezionalmente alte, con punte superiori ai 40 gradi. Questo caldo anomalo causa problemi di salute e aumenta il rischio di incendi. Giugno è stato il mese più caldo mai registrato a livello globale. L’ondata di caldo è uno dei fenomeni meteorologici più pericolosi.
Cosa sta succedendo con questo caldo?
Quest’anno in Italia si sta verificando un’ondata di caldo eccezionale, con temperature superiori ai 40 gradi. A partire da sabato, il Sud Italia sarà particolarmente colpito, con temperature che potrebbero superare i 38 gradi in Sardegna, Sicilia, Calabria e Puglia, raggiungendo punte superiori a 40 gradi, soprattutto domenica. Anche città come Roma e Sardegna potrebbero raggiungere temperature elevate, rispettivamente 43 e 48 gradi. Anche altri paesi europei, come Spagna, Francia orientale, Germania e Polonia, stanno affrontando una forte ondata di caldo.
Caldo record: 50°C a Lecce!
La temperatura più alta registrata in Italia è stata di 50 gradi a Lecce il 14 luglio, alle 15:00. Anche in Grecia, l’Acropoli di Atene è stata chiusa nelle ore più calde a causa delle alte temperature. Anche il Nord Africa e alcune parti dell’Asia, come la Cina e il Giappone, stanno sperimentando temperature elevate.
Negli Stati Uniti, in particolare nella zona meridionale, si sono verificate temperature pericolosamente alte. A livello globale, giugno è stato il mese più caldo mai registrato. L’ondata di caldo rappresenta un pericolo per la salute e può anche aumentare il rischio di incendi.
Aumenta il consumo di frutta e verdura
Secondo la Coldiretti, i consumi di frutta e verdura in Italia sono aumentati del 20% a causa delle alte temperature estive. Questo aumento è dovuto alla sete e al desiderio di refrigerio causati dalle temperature che toccano i 40 gradi. I prodotti più consumati sono pesche, albicocche, meloni, cocomeri, cetrioli, pomodori e insalate. Questo è un segnale positivo dopo il calo del 8% nei primi tre mesi del 2023.