Assieme a Papa Giovanni Paolo II domenica 27 aprile 2014 viene proclamato Santo anche Papa Giovanni XXIII, all’anagrafe come Angelo Giuseppe Roncalli, nato a Sotto il Monte, il 25 novembre 1881 e morto a Città del Vaticano,il 3 giugno 1963. Ricordato con l’appellativo di “Papa buono“, Papa Giovanni XXIII è stato il 261º vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica e venne eletto papa il 28 ottobre 1958: in meno di cinque anni di pontificato riuscì ad avviare il rinnovato impulso evangelizzatore della Chiesa Universale. Ricordiamolo con queste 10 frasi storiche e il filmato video “Discorso alla Luna” dell’11 Ottobre 1962.
1- “Si direbbe che persino la luna si è affrettata stasera… Osservatela in alto, a guardare a questo spettacolo. Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: Questa è la carezza del Papa. Troverete forse qualche lacrima da asciugare. Abbiate per chi soffre una parola di conforto”, dal Discorso alla luna, 11 ottobre 1962, in occasione della serata di apertura del Concilio Vaticano II.
2- “Il mondo è intossicato di nazionalismo malsano, sulla base di razza e di sangue, in contraddizione al Vangelo”, da “Il Giornale dell’Anima”, diario che Angelo Roncalli con costanza compilò giorno per giorno dal 1895 fino agli ultimi momenti di vita di Papa Giovanni XXIII.
3- “Il mio gran libro, da cui qui innanzi dovrò attingere con maggior cura ed affetto le divine lezioni di alta sapienza, è il Crocifisso”, da “Il Giornale dell’Anima”.
4- “Dovere di ogni uomo, dovere impellente del cristiano è di considerare il superfluo con la misura delle necessità altrui, e di ben vigilare perché l’amministrazione e la distribuzione dei beni creati venga posta a vantaggio di tutti”, dal Radiomessaggio a tutti i fedeli cristiani ad un mese dal Concilio, 11 settembre 1962.
5- “In una convivenza ordinata e feconda va posto come fondamento il principio che ogni essere umano è persona cioè una natura dotata di intelligenza e di volontà libera; e quindi è soggetto di diritti e di doveri che scaturiscono immediatamente e simultaneamente dalla sua stessa natura: diritti e doveri che sono perciò universali, inviolabili, inalienabili”.
6- “Un atto della più alta importanza compiuto dalle Nazioni Unite è la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo approvata in Assemblea generale il 10 dicembre 1948. Nel preambolo della stessa dichiarazione si proclama come un ideale da perseguirsi da tutti i popoli e da tutte le nazioni l’effettivo riconoscimento e rispetto di quei diritti e delle rispettive libertà”, da Pacem in Terris.
7- “Le porte del paradiso sono due: innocenza e penitenza”, da “Il Giornale dell’Anima”.
8- “La Chiesa oggi si trova di fronte al compito immane di portare un accento umano e cristiano alla civiltà moderna: accento che la stessa civiltà domanda e quasi invoca per i suoi sviluppi positivi e per la sua stessa esistenza”, Enciclica Mater et Magistra, 1961.
9- “La mia umile e ormai lunga vita si è sviluppata come un gomitolo, sotto il segno della semplicità e della purezza. Nulla mi costa il riconoscere e il ripetere che io sono e non valgo che un bel niente”, da “Il Giornale dell’Anima”.
10- “Perché piangere? È un momento di gioia questo, un momento di gloria”, ultime parole rivolte in letto di morte al segretario in lacrime (1963).