Il vulcano Etna, nel cuore dell’isola Sicilia, ha eruttato di nuovo aprendo due fratture subterminali alla base del cratere sudorientale e sul versante nord-est del nuovo cratere sud-est.
Due flussi di lava sono emersi al momento, poco nutriti, che hanno percorso alcune centinaia di metri nell’area della cima del vulcano attivo più alto d’Europa.
Il tremore dei dotti magmatici interni ha raggiunto valori medio-alti, e attualmente stanno diminuendo. Il fenomeno è accompagnato da un’attività stromboliana proveniente dai principali crateri, che tuttavia non ha impatto sull’aeroporto di Catania, che è pienamente operativo.
“Siamo all’inizio di una nuova fase eruttiva dell’Etna – ha spiegato il direttore dell’INGV di Catania, Eugenio Privitera – che potrebbe finire presto o durare per mesi. I fenomeni sono tutti ridotti all’area della cima del vulcano e non costituiscono un pericolo per i centri e le persone abitate, ma dovremo controllare i flussi di turisti nell’area per la loro sicurezza”.
Le eruzioni dell’Etna in breve.
In passato il vulcano, alto 3000 metri e il più attivo in Europa, sottoposto a costante vigilanza, è stato responsabile di vari episodi di distruzione.
L’eruzione più violenta del Vulcano Etna.
L’eruzione più violenta registrata è quella del 1669, quando il vulcano Etna emise 830 milioni di metri cubi di lava. L’episodio ha aperto una fessura lunga 9 chilometri nei pressi della città di Nicolosi, che è stata evacuata, distrutta, e si stima che più di 20 mila persone siano morte carbonizzate nella città di Catania.
🇮🇹🌋IMPRESIONANTE-Vídeo de la fisura que se hizo en el Volcán Etna en Italia
📹Guías Alpine y Vulcanológico Etna Nord pic.twitter.com/puJfWCHXB0
— Fernando Caballero (@eduardocr04) May 30, 2019