L’attuale situazione geopolitica nella regione del Medio Oriente impone una riflessione attenta prima di pianificare qualsiasi spostamento verso aree sensibili. In particolare, l’area del Nord Sinai in Egitto è al centro dell’attenzione per una serie di iniziative spontanee non coordinate con le autorità competenti.
Negli ultimi giorni si sono moltiplicate le segnalazioni riguardanti iniziative individuali e collettive volte a trasportare aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza, attraversando il valico di Rafah situato nel territorio egiziano. Tali movimenti non risultano in alcun modo coordinati con le Nazioni Unite, il Governo egiziano, il Governo italiano o con altre organizzazioni internazionali riconosciute.
Il Nord Sinai è classificato come zona a statuto militare. L’accesso a questa regione è consentito esclusivamente tramite autorizzazioni specifiche rilasciate dalle Autorità egiziane. In un comunicato ufficiale, le stesse autorità hanno chiarito che non sarà garantita alcuna misura di sicurezza per chi intende prendere parte alla cosiddetta “Marcia verso Gaza” o ad attività analoghe. Di conseguenza, l’ingresso nella penisola del Sinai sarà negato ai partecipanti.
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) ha preso le distanze da tali iniziative, sottolineando che non vi è alcun coinvolgimento istituzionale né supporto ufficiale. La Farnesina ha ribadito che il Nord Sinai è già formalmente sconsigliato come destinazione per motivi di sicurezza nazionale. Avvicinarsi alle aree prossime al conflitto israelo-palestinese comporta seri rischi per l’incolumità personale, e in tali condizioni non può essere garantita alcuna assistenza consolare.
Le leggi locali in Egitto sono estremamente rigide per quanto riguarda la partecipazione a manifestazioni pubbliche non autorizzate. Qualsiasi coinvolgimento in attività di protesta o cortei senza il permesso delle autorità competenti egiziane può comportare ripercussioni legali, inclusa la detenzione.
Un’ulteriore comunicazione diffusa dall’Aviazione Civile Egiziana informa che, dal 12 al 16 giugno 2025, non sarà consentito l’ingresso nel Paese a passeggeri internazionali sprovvisti di un biglietto di ritorno. Si tratta di una misura precauzionale finalizzata al controllo dei flussi migratori e alla gestione della sicurezza in un periodo di alta tensione.
Chi sta pianificando un viaggio in Egitto è fortemente invitato a:
In un contesto così delicato, la prudenza è fondamentale. L’adesione a iniziative non autorizzate non solo mette a rischio la propria sicurezza, ma può compromettere anche la possibilità di ricevere supporto da parte delle autorità italiane. L’invito alla responsabilità è rivolto a tutti i cittadini italiani che si trovano o intendono recarsi in Egitto nei prossimi giorni.
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