Una mamma è morta dopo il parto per shock settico all’ospedale Maggiore di Cremona. Era il 6 gennaio del 2014, quando una settimana prima Daniela, 41 anni, già madre di un maschietto e di una femmina, aveva partorito un bimbo morto. La procura contesta ai medici di aver scambiato “la sepsi batterica sfociata in shock irreversibile” per i segnali di una depressione post-partum.
Oggi l’ospedale Maggiore di Cremona ha pagato un maxi risarcimento di 750mila euro al marito. L’uomo ha quindi ritirato la costituzione di parte civile nel processo per omicidio colposo nei confronti del primario di Ginecologia, Aldo Riccardi, e dei ginecologi Tazio Sacconi e Alberto Rigolli, secondo quanto riporta l’Ansa.
Il processo va avanti. All’udienza del 30 novembre, il giudice incaricherà un perito medico-legale di verificare se vi siano o meno responsabilità dei ginecologi.
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