Salute

Ritiro alimenti: Kellogg’s ritira 23 prodotti diversi per componenti non dichiarati

Attraverso un avviso pubblicato sul sito web, l’Ufficio federale della sicurezza alimentare statunitense (FDA)  ha annunciato che è stato disposto il ritiro volontario dalla vendita di 23 tipi di prodotti diversi firmati Kellogg Company. Il motivo del ritiro, segnala Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione ormai punto di riferimento per la sicurezza alimentare in Italia, è la presenza di sostanze non dichiarate in etichetta, emerso nel corso di un controllo di routine interno da parte degli esperti dell’azienda alimentare.

Il prodotto potrebbe infatti scatenare allergie nei consumatori che soffrono di ipersensibilità per la presenza accidentale di alcuni allergeni nei prodotti messi in vendita ma non riportati nella lista degli ingredienti. Kellogg ha avviato il ritiro dopo che il suo fornitore, Grain Craft, ha scoperto che la farina di grano può potenzialmente contenere bassi livelli di residui di arachidi. L’azienda ha ricevuto informazioni di persone che si sono ammalate dopo avere consumato i prodotti.

Ad essere coinvolti sono i Mother’s, Keebler, Kellogg’s Special K brownies, Murray and Famous Amos che sono stati distribuiti nei punti vendita dei supermercati negli Stati Uniti. I consumatori allergici sono però invitati a non consumare il prodotto. I sintomi che potrebbero essere scatenati in caso di allergia includono prurito e gonfiore a labbra, palato e gola, nausea o vomito, crampi e gonfiori addominali, diarrea, flatulenza, orticaria, difficoltà respiratorie e mal di testa.

In caso di reazione allergica grave si può avere a che fare con uno shock anafilattico, situazione caratterizzata da seri problemi respiratori e brusche cadute di pressione che può portare anche alla perdita di coscienza. Nel caso in cui compaiano sintomi di questo tipo è importante cercare subito l’aiuto di un medico. In particolare, lo shock anafilattico è una situazione di emergenza che richiede il ricovero ospedaliero e in cui temporeggiare può risultare fatale.

Da un punto di vista sanitario si tratta di una non conformità con un elevato indice di rischio per gli allergici o colori i quali presentano un’intolleranza alimentare. Mentre non ci sono problemi per tutte le altre persone che possono utilizzare senza problemi il prodotto.

Quest’ultimo richiamo, arriva due anni dopo che Kellogg aveva ritirato dal mercato 36 mila confezioni del suo K alle bacche rosse e cereali per il rischio che potessero contenere pericolosi frammenti di vetro. Il ritiro dei prodotti è avvenuto negli USA, ma data l’ampia risonanza che l’accaduto ha avuto nei notiziari in lingua inglese, Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha ritenuto opportuno diffondere la notizia anche in italiano, per aiutare i nostri connazionali che potrebbero trovarsi all’estero e non conoscere bene l’inglese.

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