Dal palcoscenico del Venezuela Aid Live il cantante e artista Miguel Bosé ha mandato un duro messaggio al dittatore Nicolás Maduro ma anche a Michelle Bachelet, alta commissaria delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Da Cúcuta, città della Colombia capoluogo del dipartimento di Norte de Santander, il famoso cantante spagnolo Miguel Bosé ha dichiarato nel concerto “Venezuela Aid Live” che il leader chavista Nicolás Maduro deve lasciare immediatamente l’incarico e lo ha anche accusato di aver commesso crimini contro l’umanità.
“Quello sarà catturato e accusato di crimini contro l’umanità, perché non puoi essere così sconsolato e non puoi avere così tanta mancanza di compassione, io sono un padre, i miei figli non li lascerei mai morire di fame o morire per motivi di salute, prima di dare la mia vita”, ha detto il cantante.
Bosé ha continuato con il suo discorso e ha pronunciato parole forti contro Maduro:
“Un presidente dovrebbe essere lo stesso per il suo popolo e lui no, Maduro, vattene, Maduro, vattene adesso, per quanto puoi perché Venezuela non è tua e neanche della tua azienda di narcotrafficanti. No. Venezuela è dei venezuelani”, ha aggiunto.
Prima dell’applauso di tutti i partecipanti al grande concerto, Miguel Bosé ha anche colto l’occasione per inviare un messaggio all’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Michelle Bachelet.
“Colgo anche l’occasione per dire alla signora Michelle Bachelet, il più alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite, di venire a vedere ancora una volta la quantità di violazioni dei diritti umani e torture. (…) Vieni qui, muovi i tuoi glutei e fatti valere per l’autorità che hai”, ha aggiunto Bosé.
Al grande concerto Venezuela Aid Live partecipano 32 artisti provenienti da Argentina, Colombia, Spagna, Stati Uniti, Messico, Porto Rico, Svezia e Venezuela, divisi in cinque blocchi.
Le critiche a Miguel Bosé.
Bel gesto quello di Bosé dal palcoscenico del Venezuela Aid Live. Però la rete non ha dimenticato certi suoi precedenti poco gratificanti. Come quello del 1981 quando da giovane ha cantato in Cile in onore del dittatore Pinochet senza nominare mai i morti e i “desaparecidos” di quella cruda e reale tirannia. Viene criticato anche per aver spostato la sua residenza fiscale in Messico dopo essere apparso nella lista degli evasori fiscali in Spagna.
Miguel Bosé sarà giudice in “Piccoli Giganti 2019”, il Talent Show dei bambini.