LECCE (PUGLIA) – L’associazione “Sportello dei Diritti” si è sempre schierata al fianco degli ecologisti nelle questioni che riguardano l’ingiustificato consumo di territorio e per questo ha osteggiato la realizzazione di opere che costituiscono più degli affari per le tasche di pochi che delle vere e proprie utilità pubbliche. Una di queste è senz’altro la famigerata “Maglie – Otranto” che dopo le giuste battaglie in difesa del territorio e della flora ivi presente è stata comunque portata avanti con la promessa di una rapida conclusione.
Una strada statale che, al contrario per come ci continuano a segnalare i cittadini con messaggi del tipo “Politici. Quando finirete di speculare sulla Maglie-Otranto?” oppure “Ma siete in grado dopo 5 anni di darvi da fare per far completare appena 17 km?”, appare come l’ennesima incompiuta per la quale, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è doveroso che si conosca una risposta visto che anche quest’anno la stagione turistica è alle porte ed ampi tratti sono ancora impraticabili con tutte le conseguenze del caso in termini di traffico e di sicurezza stradale.
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