DEPRESSIONE E INVECCHIAMENTO – La depressione può influenzare il nostro corpo rendendoci biologicamente più anziani, accelerando il processo di invecchiamento delle cellule.
Prove di laboratorio hanno mostrato che cellule di persone gravemente depresse, o che lo sono state in passato, sembrano biologicamente più vecchie di quello che dovrebbero.
La differenza è palese nella limitata estensione della regione terminale del cromosoma, il cosiddetto telomero, la cui scarsa lunghezza è considerata una misura dell’invecchiamento cellulare e che non poteva essere spiegata da altri fattori per le persone prese in esame, se non dalla depressione di cui soffrivano o avevano sofferto.
I risultati dello studio sulla depressione sono stati pubblicati sulla rivista specializzata Molecular Psychiatry.
È già noto da tempo che le persone affette da depressione maggiore sono maggiormente a rischio di malattie usualmente legate all’età: come cancro, diabete, obesità e malattie cardiache. Le cause potrebbero essere in parte legate ai comportamenti e ad uno stile di vita non salutare, che della depressione sono i sintomi, come l’uso di alcol, un rapporto compulsivo con il cibo, il tabagismo e l’inattività fisica.
Ma gli scienziati sospettano che la depressione influisca negativamente direttamente sulla salute e la longevità delle nostre cellule, con l’accorciamento dei telomeri, che agirebbero come una sorta di orologio biologico della cellula.
Nello studio sono stati presi in esame 2407 pazienti volontari. Più di un terzo di loro mostrava i sintomi della depressione al momento dell’analisi, un terzo aveva sperimentato episodi di depressione maggiore in passato, i restanti non erano e non erano mai stati depressi.
Le persone che erano o erano stati depresse avevano telomeri molto più brevi rispetto a quelli che non avevano mai sperimentato la depressione. Questa differenza nella lunghezza dei telomeri era evidente anche escludendo differenze nello stile di vita.
Inoltre, i pazienti più gravemente depressi, con depressione cronica o con depressione ricorrente avevano i telomeri delle proprie cellule ancor più corti degli altri.
Secondo i ricercatori questo studio fornisce prove convincenti che la depressione è associata all’invecchiamento biologico, soprattutto in casi di sintomi più gravi della depressione e nei casi cronici di depressione.
Ancora da chiarire se questo processo di invecchiamento può essere invertito e se uno stato depressivo lieve e passeggero, come in molti casi di depressione post partum, possa interferire con le cellule in modo sensibile.