Stefano Tacconi ha raccontato in una intervista la sua esperienza e le sue condizioni di salute dopo l’emoraggia cerebrale che lo ha colpito il 23 aprile costringendolo ad un ricovero di oltre 2 mesi all’ospedale di Alessandria. L’ex portiere di Juventus (per quasi un decennio 1983-1992) e Nazionale (tra il 1987 e il 1991), ha raccontato al al Secolo XIX di aver vinto tutto nella sua carriera ma quella di poter uscire dall’ospedale è stata “la coppa più importante”.
“Non ricordo quasi niente – afferma nell’intervista Tacconi – Ho capito che sono stato tanto male, ma ora va molto meglio e voglio tornare a casa presto”. Tacconi sta svolgendo varie terapie al centro di riabilitazione Borsalino: si prevede una riabilitazione di circa un mese e mezzo. I miglioramenti sono evidenti. Il figlio Andrea ha raccontato che Tacconi si alza da solo e “cammina accompagnato e si muove con la sedia a rotelle; non si lamenta mai e vuole sempre fare qualcosa in più”.
Ricordiamo che l’ex portiere (nato a Perugia il 13 maggio 1957) era stato ricoverato il 23 aprile scorso ad Alessandria per un’aneurisma cerebrale ed è stato sottoposto il 6 giugno. Ora inizierà la riabilitazione. Con la Juventus Tacconi vinse praticamente tutto.
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