Entro il 2020, l’esercito russo afferma che avrà missili nucleari in grado di scivolare nell’atmosfera superiore, troppo bassa per la maggior parte dei sistemi di rilevamento satellitare, prima di cadere sulla Terra a 20 volte la velocità del suono: sono i super missili ipersonici russi. Questo mette il resto del mondo in un vicolo cieco perché non c’è un buon modo per fermare queste armi ipersoniche. Così, la scorsa settimana, secondo The National Interest, DARPA ha lanciato un invito a presentare proposte per il progetto Glide Breaker, un’iniziativa che spera si tradurrà in un intercettore capace di fermare missili e veicoli ipersonici.
Questi piani per costruire un intercettore capace di fermare un’arma ipersonica sembrano poco plausibili.
Tutto questo per prepararsi a una guerra totale, nucleare o meno, che non è ancora avvenuta. Mentre sarebbe bello avere uno scudo in caso di conflitto, c’è un mondo di differenze tra un paese che un giorno può costruire un’arma contro la quale è difficile difendersi e ci si aspetta sempre che usi quell’arma. In questo momento siamo lontani da quest’ultimo.