Origine della Dicotomia di Marte: nuove scoperte sismiche

2icbMve

L’origine della Dicotomia emisferica di Marte: nuovi sviluppi scientifici

La “Dicotomia Emisferica Marziana“, uno dei misteri più affascinanti del sistema solare, continua a suscitare interrogativi tra la comunità scientifica. Questo fenomeno, che riguarda le differenze geologiche tra il emisfero nord e l’emisfero sud di Marte, è stato oggetto di numerose teorie sin dalla sua scoperta, avvenuta negli anni ’70 grazie alle immagini inviate dalle sonde Mariner 9 e Viking.

Cosa si intende per “Dicotomia Emisferica Marziana”?

Il termine “Dicotomia Emisferica Marziana” si riferisce a una marcata differenza nelle caratteristiche geologiche e topografiche tra i due emisferi del Pianeta Rosso. In particolare, le immagini rilevate dalle sonde mostravano una netta separazione tra le terre alte del emisfero sud, caratterizzate da un terreno più elevato, e le terre basse del emisfero nord, dove la superficie appare più piatta e profonda. Oltre a queste evidenti differenze altimetriche, sono stati osservati contrastanti spessori della crosta marziana, una densità di crateri di impatto notevolmente diversa e anche una disomogeneità nella distribuzione del campo magnetico.

Le teorie sull’origine della dicotomia

Fin dall’inizio, gli scienziati hanno cercato di spiegare questa dicotomia attraverso diverse ipotesi, tra cui quella che suggeriva un’origine esterna, come l’impatto devastante di un asteroide di dimensioni simili a quelle della Luna, o una causa di natura interna, come il flusso di calore proveniente dal nucleo del pianeta. Le divergenze tra queste teorie hanno mantenuto vivo il dibattito, ma recenti scoperte potrebbero finalmente contribuire a svelare l’origine di questo enigma.

Nuovi studi e scoperte sul fenomeno

Recentemente, un gruppo di ricercatori, Hrvoje Tkalcic e Sun Weijia, ha fatto un passo avanti nella comprensione della dicotomía, attraverso uno studio pubblicato sulla rivista Geophysical Research Letters. I due scienziati, rispettivamente professori presso l’Università Nazionale dell’Australia e l’Istituto di Geologia e Geofisica della Cina, hanno analizzato i martemoti, i terremoti marziani registrati dal sismometro a bordo del modulo di atterraggio InSight della NASA, situato nelle vicinanze della linea di demarcazione tra i due emisferi.

Le scoperte sui martemoti

Durante lo studio, i ricercatori hanno identificato nuovi gruppi di martemoti nella regione di Terra Cimmeria, situata nelle terre alte del sud di Marte, oltre a 16 martemoti già registrati in Cerberus Fossae, nell’emisfero nord. Un’analisi approfondita delle onde sismiche ha rivelato una differenza significativa nel fattore di qualità di atenuazione delle onde sismiche tra i due gruppi di martemoti. Questi risultati suggeriscono che le differenze nella temperatura tra i due emisferi e una convezione più vigorosa nel mantello sotto le terre alte del sud possano essere alla base di tale fenomeno.

In particolare, la crosta più spessa nell’emisfero sud sembra rallentare la perdita di calore dal mantello sottostante, rendendo il materiale più fluido e favorendo una maggiore convezione. Questo processo di convezione termica potrebbe quindi essere responsabile della dicotomia emisferica marziana, in quanto contribuisce a modellare la superficie del pianeta in modo diverso nei due emisferi.

Una spiegazione interna per il mistero di Marte

Secondo i ricercatori, i risultati ottenuti dalla sismologia marziana supportano l’idea che la dicotomía non sia dovuta a eventi esterni come l’impatto di un grande asteroide, ma piuttosto a fenomeni di natura interna, legati alla dinamica del mantello marziano. Questo studio apre nuove prospettive nella comprensione delle caratteristiche geologiche di Marte, fornendo indicazioni importanti per future missioni scientifiche sul Pianeta Rosso. La convezione del mantello emerge, dunque, come la principale causa di questa misteriosa e affascinante dicotomía tra i due emisferi di Marte.