Accuse pesanti nei confronti della Juventus arrivano dai documenti esposti dalla Procura di Torino (nel tempo sono arrivate più di 5 mila pagine). Nelle carte si evidenzia come “Saverio Dominello e il figlio Rocco sono rappresentanti a Torino della cosca Bellocco Pesce di Rosarno” e che “Dominello ha rapporti con la dirigenza Juve per la gestione di biglietti e abbonamenti”. A mostrare all’Italia questo quadro abbastanza inquietante è il procuratore Figc, Giuseppe Pecoraro, all’Antimafia: “i dirigenti che hanno contatti con queste persone sono Merulla, Carugo, D’Angelo e il presidente” Andrea Agnelli. Anche il dg Marotta ha avuto rapporto seppure occasionali col mondo degli ultras ma non è stato coinvolto dalla conclusione indagini.
Il presidente della Juventus, Andrea Agnelli, ha affidato a un tweet la sua difesa dalle accuse di contatti con i boss della ‘ndrangheta per la gestione dei biglietti per lo Stadium: “Nel rispetto di organi inquirenti e giudicanti ricordo che non ho MAI incontrato boss mafiosi. Ciò che leggo è FALSO”.
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