- Quali sono i rischi per chi viaggia a Creta?
- Cosa sta causando la diffusione della Legionella?
- Come proteggersi durante la vacanza?
Legionella a Creta: allarme sanitario in una delle mete turistiche estive più amate
Un recente studio condotto dal portale specializzato KretaTipp.de ha lanciato un serio allarme: quasi la metà dei campioni d’acqua analizzati sull’isola greca di Creta è risultata positiva al batterio della Legionella. Questo dato preoccupante ha sollevato interrogativi sulla sicurezza degli impianti idrici, in particolare nelle strutture turistiche e negli edifici pubblici dell’isola, meta prediletta da milioni di visitatori ogni anno.
Contaminazione diffusa negli impianti idrici turistici e pubblici
Secondo quanto emerso dallo studio, la presenza del batterio è stata riscontrata principalmente negli impianti idrici di hotel e strutture pubbliche. Questo rende la situazione particolarmente critica per i turisti in vacanza a Creta, che rischiano di contrarre la legionellosi semplicemente utilizzando acqua contaminata da rubinetti o docce.
Gli esperti evidenziano che la Legionella prolifera facilmente in ambienti umidi e caldi, soprattutto dove l’acqua ristagna e le temperature si mantengono tra i 25°C e i 45°C. Le principali fonti di contagio includono rubinetti, docce, vasche idromassaggio, umidificatori, e sistemi di raffreddamento.
Legionellosi: sintomi, rischi e categorie vulnerabili
La legionellosi, causata dall’inalazione di particelle d’acqua contaminate, può manifestarsi inizialmente con sintomi simili a quelli influenzali: tosse secca, mal di testa, dolori muscolari e febbre. Nei casi più gravi può evolvere in una polmonite acuta, particolarmente pericolosa per anziani, persone con malattie croniche o con un sistema immunitario compromesso.
Secondo il Portale Federale della Salute, i sintomi possono comparire da cinque ore fino a tre giorni dopo l’esposizione. Nei casi più gravi, entro due-dieci giorni possono presentarsi febbre alta, brividi, difficoltà respiratorie e tosse con catarro, richiedendo spesso un trattamento antibiotico urgente.
Un caso emblematico: turista britannica ricoverata in terapia intensiva
La gravità della situazione è esemplificata dal caso di Donna Jobling, 57 anni, cittadina britannica che, secondo quanto riportato dal quotidiano The Sun, si trovava in vacanza a Creta all’inizio di giugno. Pochi giorni dopo l’arrivo, la donna ha sviluppato una grave infezione respiratoria causata dalla Legionella, che l’ha costretta al ricovero urgente presso l’ospedale Venizeleio di Heraklion. Le sue condizioni si sono aggravate al punto da rendere necessario il coma farmacologico.
Questo episodio ha spinto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) a lanciare un’allerta per l’isola, sollecitando gli hotel di Creta ad effettuare controlli immediati sui loro sistemi idrici.
Cause del fenomeno: boom turistico e infrastrutture sotto pressione
Le autorità greche attribuiscono l’aumento esponenziale della Legionella al crescente afflusso turistico, che negli ultimi anni ha messo a dura prova le infrastrutture idriche locali. L’alto tasso di positività batterica – attualmente attorno al 50% – rappresenta un valore anomalo, superiore rispetto agli standard rilevati in altre destinazioni del Mediterraneo.
In risposta alla situazione, sono state avviate misure d’emergenza, inclusi prelievi straordinari di campioni d’acqua e formazioni specifiche per il personale alberghiero. L’obiettivo è garantire un miglioramento dei livelli di igiene idrica e ridurre al minimo il rischio di infezioni tra i viaggiatori.
Creta rimane meta turistica, ma è necessario informarsi prima di partire
Nonostante la gravità della situazione, non esiste al momento un’allerta ufficiale da parte del Ministero degli Esteri italiano per chi desidera recarsi a Creta. Tuttavia, secondo KretaTipp.de, le autorità sanitarie europee stanno monitorando attentamente l’evolversi del fenomeno, e nuovi avvisi potrebbero essere diramati in caso di peggioramento.
Per i viaggiatori italiani diretti a Creta, è consigliato seguire alcune precauzioni preventive, tra cui:
- Evitare l’uso prolungato di docce in strutture sconosciute
- Non inalare vapore da vasche idromassaggio o condizionatori datati
- Segnalare sintomi sospetti al medico, anche una volta rientrati in Italia
Temperature estive e batteri: un connubio pericoloso
Le alte temperature estive rappresentano un ulteriore fattore di rischio, in quanto favoriscono la proliferazione della Legionella. Per questo motivo, il rischio può aumentare significativamente nei mesi più caldi, come luglio e agosto, quando l’affluenza turistica raggiunge il picco.
Le autorità greche, in collaborazione con gli albergatori, hanno dichiarato di voler intensificare i controlli durante tutta la stagione turistica per garantire la sicurezza dei visitatori.